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Associazione Nazionale dei Collaboratori dei Dirigenti Scolastici

Un altro anno di lavoro “non ordinario” ci attende..

COMUNICATO STAMPA del 10 agosto 2018 - ANCODIS: al fianco di super presidi reggenti (riconosciuti) troviamo dei super Collaboratori (NON riconosciuti).
Un altro anno di lavoro “non ordinario” ci attende nella faticosa (per chi?)  gestione delle scuole in reggenza.
 
Ed alla fine - come accade ormai da oltre un decennio - è arrivata l’attesa Circolare estiva!
Gli USR hanno inviato ai DS “l’invito” a presentare la disponibilità ad assumere un
incarico di reggenza nelle scuole prive di DS, indicando le sedi sulla base di alcuni criteri
generali.
E’ la nota che nessun DS, a parole, dichiara di voler ricevere poichè si troverà di fronte ad
un “dovere” al quale non potrà sottrarsi ai sensi dell’Art. 19 comma 1 lettera b CCNL Area
V.
E quindi, piuttosto che rischiare una reggenza d’ufficio NON gradita, un DS si rende
disponibile ad una reggenza GRADITA nell’auspicio di trovare una Istituzione scolastica
senza grandi elementi di complessità e di criticità, con uno staff ben strutturato e
competente, magari nello stesso comune, magari con un numero limitato di plessi!
Nuove responsabilità per i DS sicuramente, più lavoro anche!
Ma deve essere chiaro a tutti che una reggenza è accettabile ad un DS per la presenza di
Collaboratori all’altezza del compito che lo coadiuvano e lo collaborano rendendo per un
intero anno scolastico una missione gravosa certamente “sostenibile”!
Ma NESSUNO dichiara tutto questo nei mezzi di informazione! Ed allora lo diciamo noi
Collaboratori di ANCODIS, invisibili allo Stato ed alle OO.SS. ma visibilissimi ai colleghi
docenti, al personale non docente, agli alunni, ai genitori!
Diciamo chiaramente che il DS reggente subisce anche un grave nocumento nella sua
scuola di titolarità perché viene meno la sua costante presenza ed il regolare svolgimento
della funzione dirigenziale; anche in questo caso, però, avrà al suo fianco competenti
professionisti che lo rassicureranno con un servizio certamente adeguato al buon
andamento della propria Istituzione scolastica ed al raggiungimento degli obiettivi
programmati.
Questa condizione è ben nota allo Stato, al MIUR, alle OO.SS., alle Associazioni dei
Presidi: ciò che non è riconosciuto ai Collaboratori è il quotidiano lavoro ed il senso di
responsabilità nel “donare” il loro servizio.   
Quasi fosse anche per noi un “dovere d’ufficio” ai sensi di un articolo del CCNL nel quale,
in verità, non ci viene dato neanche uno spazio di esistenza.
Ed, invece, vogliamo esistere, vogliamo avere riconosciuta una professionalità acquisita in
diversi anni di collaborazione: siamo per i DS, reggenti e non, la memoria storica delle
nostre scuole, produciamo proposte e suggeriamo ipotesi di lavoro, indichiamo percorsi e
esprimiamo nostre valutazioni, assumiamo responsabilità di gestione, siamo in servizio
quando la gran parte dei docenti è al mare (basta provare a fare una rapida indagine su
100 I.S.).
Tutto questo – oltre l’attività didattica per moltissimi di noi – è il nostro lavoro e merita
rispetto e considerazione, va riconosciuto e sostenuto!
Leggere dichiarazioni pubbliche sul lavoro del DS relativo alla gestione di un numero
sempre crescente di plessi, all’organizzazione di un servizio scolastico certamente
complesso e dinamico, gravato spesso di elementi di criticità e di responsabilità è
sicuramente GIUSTO.
Ciò che per noi è INGIUSTO è NON riconoscere pubblicamente chi collabora e coopera in
sinergia ed in sintonia con i DS nella governance di una scuola: siamo, infatti, alcune
decine di migliaia di docenti (oggi in media 8 per ciascuna Istituzione) che oltre il proprio
orario contrattuale di docenza (26-24-18 ore settimanali di insegnamento in base all’ordine
di scuola ed in grandissima parte senza esonero) dedicano molto tempo al servizio
scolastico (almeno altre 20 ore settimanali). E tra questi in primis l’ex vicepreside oggi 1°
Collaboratore o Collaboratore prevalente (secondo ANP).
Un servizio, gestionale ed organizzativo, che è prodromico per sua natura a quello
didattico, nel complesso chiamato servizio scolastico, che NON produce effetti nella
carriera professionale di ciascuno noi.
Chiediamo semplicemente che il nostro ruolo, le nostre competenze conseguite in anni di
collaborazione, non si disperdano ed abbiano quel meritato riconoscimento giuridico e
contrattuale che da più parti a parole viene condiviso ma che pochi sostengono con la
giusta determinazione.
Ci sembra una richiesta legittima e coerente con quanto DONIAMO alle nostre scuole ogni
giorno e da molti anni.
Ed ancora - per un altro anno scolastico - saremo in prima linea, in alcuni territori meglio
dire in trincea, nell’interesse delle nostre Istituzioni Scolastiche al fianco dei nostri DS
reggenti.
Speriamo che qualcuno finalmente possa accorgersene!
Siamo stanchi dell’indifferenza…..
 
 
Rosolino Cicero, Presidente ANCODIS Palermo
Renato Marino, Presidente ANCODIS Siracusa
Silvia Zuffanelli, Presidente ANCODIS Firenze
Cristina Picchi, Presidente ANCODIS Pisa
Mara Degiorgis, Presidente ANCODIS Cuneo
Antonella D’Agostino, Presidente ANCODIS Catania
Carla Federica Spoleti, Presidente ANCODIS Roma

Contatti

Istituto Comprensivo A. Ugo
Via Ettore Arculeo, 39 - PALERMO

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